Ogni Sentiero

Scheda opera

Ogni Sentiero · codice opera SZ85

Dati tecnici

anno2023
data di acquistoacquisito in portafoglio
valore corrente stimato in €consultare la Tabella dei Prezzi aggiornata
identificazione del soggettodipinto astratto/opera ricostruttivista
materiali e tecnicheolio su tela/tecnica mista/opera materica
misure in centimetri cm60 x 80 x 1,8
iscrizionifirma autografa
tecnica di iscrizioneolio
posizione dell’iscrizionesul retro/in basso/a destra
trascrizioneValvo
certificato di autenticitàemesso contestualmente alla vendita
multipli d’artenessuna stampa emessa
stato di conservazioneopera intatta
localizzazione dell’operaRoma · Italia
diritto d’autore© tutti i diritti riservati · globale · S.I.A.E.

Immagine ad alta definizione dell’opera (ingrandibile)

Cliccare sull’immagine dell’opera per l’ingrandimento sulla piattaforma fotografica Flickr (visione consigliata su schermo PC) ⚠️© Copyright: tutti i diritti sono riservati · S.I.A.E. · Vietato ogni tipo di utilizzo.

L’immagine è filigranata con il logo del sito

Raisuli Oimar Tancredi Valvo · Ogni Sentiero · 2023 · Picture 0 · © All rights reserved S.I.A.E.
Ogni Sentiero · codice opera SZ85

Descrizione opera

Ogni Sentiero

Rena.
Roccia.
Pulviscolo e sedimento.
Questo quadro è un’autentica opera minerale.
Un’opera che pare affiorata, in superficie, direttamente dalle silenti ed aride profondità desertiche del Djurab.
Nella metà alta della tela compare in nero un’ampia scritta in arabo:
كل طريق
(kulu tariq)
ovvero: “Ogni Sentiero”, da cui il titolo stesso del dipinto.
Il sentiero è l’archetipo del cammino umano.
Dunque, ogni sentiero porta a Dio.
Il tema della strada, del percorso, è pertanto il principio cardine su cui ruota e si sviluppa interamente questa particolare opera pittorica.
Il lavoro trasuda religiosità cultuale. È densamente impregnato di spiritualità. Intriso di rispettosa devozione alla divinità.
Strisciate nere e materiche contornano i due lati e l’estremità alta della tela. Una striscia bianca si eleva dal basso, nella parte destra, quasi a congiungersi con l’ampia campitura bianca orizzontale che fa da sfondo all’iscrizione nella parte alta. Tale linearità sembra suggerire graficamente il concetto stesso di “percorso”.
Simmetrica all’iscrizione superiore, vi è quella nella parte bassa dell’opera, invertita cromaticamente rispetto alla prima:
وحي
(wahy)
ovvero: “Rivelazione”.
Una figura circolare in grigio è prossima e superiore al suo omologo quadrangolare, al di sotto di essa. Il cerchio, simbolo di perfezione raggiunta e concomitante con la striscia descritta poc’anzi, parrebbe indicare il raggiungimento di fatto di una condizione evolutivo-spirituale superiore. Il traguardo che spetta a colui che si appresta al cammino verso la divinità.
Nell’estremità superiore della tela troviamo una seconda figura circolare, sempre in grigio, a cui tende, sulla destra, un elemento serpentiforme stilizzato. La serpentina è anche presente nell’angolo superiore sinistro della tela. La “X”, elemento assai ricorrente in Valvo, campeggia in alto a destra e va ad interferire con una campitura di colore, rettangolare, bianca e sfumata, presente nella costola alta e, dunque, periferica rispetto all’area pittorica. La combinazione di questi due elementi: la “X”, in concomitanza con la strisciata bianca, contornata in bianco e, perciò, ben circoscritta visivamente, parrebbe indicare il concetto stesso del “perdere la strada”, “perdere la via”.
In altri termini: “Non c’è cammino possibile all’infuori di quello che porta a Dio”. Cioè, appunto: “Non può esservi alcuna deviazione periferica o intersezione, allontanamento o sbandamento dall’unico sentiero possibile: quello verso la verità.”
Una campitura bianca sottostante, analoga a quella che fa da sfondo all’iscrizione superiore, perde la sua connotazione originaria di sfondo, rispetto alla seconda iscrizione bassa, che slitta dinamicamente verso il centro dell’opera. Quasi attratta da un magnetismo irresistibile.
Nell’area centrale della tela appaiono, in fine, due elementi chiave: un’incrostazione materica nera e quadrata assieme ad una campitura bianca, altresì quadrangolare e piatta, circoscritta da un contorno bianco. La prima è un chiarissimo riferimento ad:
الكعبة
(al-Ka‛ba)
ovvero il piccolo edificio nero in muratura, di forma cubica, situato al centro del sacro recinto della Mecca e contenente la Sacra Pietra Nera del pellegrinaggio rituale islamico. La seconda campitura parrebbe far chiaro riferimento alla figura ideale del fedele Musulmano, ormai giunto a destinazione. Tale campitura di colore sembra trovare il suo logico completamento dinamico all’interno della quadratura materica nera, in cui compare un quadrato bianco e vuoto, quasi in attesa dell’arrivo di colui che è in cammino. Un piccolo punto in bianco, dalla tonalità appena accennata, appare all’interno dell’incrostazione nera, nei pressi del quadrato bianco e vuoto contenuto in questa.

Altre immagini dell’opera

(selezionando un’immagine si aprirà la galleria fotografica per quest’opera)

Catalogo opere

(Selezionando un’immagine si passerà alla sezione Catalogo opere)